Australia Archive
In due parole: fabbriche della mente e dello Stato. Vediamole un po’ più da vicino. Intanto, quando io scrivo dicendo che le università sono fabbriche della mente, che poi siano fabbriche dello Stato, della Chiesa, del Capitalismo, delle Accademie Militari, della scienza in generale, ecc., questo non cambia la loro servile funzione. Inoltre, io
Il tempo è studio Gli americani dicono, “il tempo è denaro”; i filosofi dicono, “il tempo è vita”; i fisici dicono, “il tempo non esiste”; per me “il tempo è studio”. Avevo elaborato un piano per sfruttare al massimo tutto il mio tempo libero. Consisteva nell’applicare ogni idea e marchingegno in favore dello studio.
E fu luce Alcuni anni dopo, una sera a Parigi, in un drugstore vicino all’Arc de Triomphe, dove mi recavo il sabato sera a cenare prima di andare al cinema (il premio che mi concedevo dopo una settimana di duro lavoro e studio), mi era presa la voglia di fare un giro
Un pomeriggio, in Australia, mentre stavo scrivendo qualcosa sulla lavagna, sono svenuto e finito sul pavimento. I miei studenti mi hanno portato subito all’ospedale di South Melbourne. Qui, dopo un controllo, un’iniezione e qualche ora di riposo, mi sono ripreso. Mi hanno detto che era stato solo un collasso, probabilmente dovuto allo stress. Ogni
Se questo è un paese I A questo punto della nostra Lettera, Rossi, voglio raccontarti qualcosa di personale. “Personale” per modo di dire perché, in realtà, tutto quello che ti ho scritto finora è “personale”. Io scrivo in prima persona. In ogni modo, mentre ero all’estero, avevo idealizzato un po’ troppo la zolla natale e
Vi saluto. Ci sentiamo a settembre. A proposito, se qualcuno di voi desidera andare in vacanza con “francis”, prenda una copia de “Il contratto” pubblicato in questi giorni dalle Edizioni Demian. “Il contratto” è il racconto d’una metamorfosi esistenziale. Può succedere a tutti di alzarsi un mattino e di non essere più d’accordo coi valori
Vorrei ringraziare molto l’editore dell’ “Edizioni Demian”, il signor Nicola De Fabritiis e il suo staff per avere pubblicato questo mio racconto, “Il Contratto”, 94 pagine, scritto tanti anni fa quando vivevo ancora a Melbourne, in Australia. Ecco un estratto: “Era arrivato il momento, pensò, il momento di fare il salto. Perché non passare da
Vorrei ringraziare molto l’editore dell’ “Edizioni Demian”, il signor Nicola De Fabritiis e il suo staff per avere pubblicato questo mio racconto, “Il Contratto”, 94 pagine, scritto tanti anni fa quando vivevo ancora a Melbourne, in Australia. Ecco un estratto: “Era arrivato il momento, pensò, il momento di fare il salto. Perché non passare da
Questo si verificò, Rossi, in particolar modo, tra il 1876 e la fine degli anni venti. Durante questo periodo, circa 27 milioni di italiani lasciarono il Bel Paese, si staccarono dalla roccia come le cozze, avrebbe detto Verga, per andare in cerca di pane in giro per il mondo. Questa era l’unica via di scampo
Tenny Era sofisticata, intelligente, ambiziosa, al passo con le idee del suo tempo, emancipata culturalmente e sessualmente. Aveva ventinove anni, era insegnante d’inglese e una femminista convinta. Era stata in America, Europa, Africa, Indonesia e in altre parti del mondo. Era molto bella. Aveva gambe tornite e lunghe da far sbavare anche un eunuco. I
Vorrei, amici di Internet, nei prossimi post, pubblicare un lungo racconto scritto tantissimi anni fa quand’ero a Melbourne, in Australia, in un periodo molto difficile e problematico della mia vita: volevo, volevo a tutti i costi trovarle, darle un senso. Il risultato è stato questo scritto: “Il Contratto”. Ne sono uscite parti un po’ lunghe,
È vasto, è bello, è intrepido e pieno di paesaggi internazionali. Apri gli occhi su un’infinità di luoghi fantastici. Infatti nulla sfugge alla piccola macchina fotografica di Adolfo. Come ad uno scienziato non sfugge nulla dell’oggetto dei suoi studi una volta messo a fuoco sotto il mirino del microscopio, così la sua abilità e professionalità,
L’esodo meraviglioso Questo si verificò, Rossi, in particolar modo, tra il 1876 e la fine degli anni venti. Durante questo periodo, circa 27 milioni di italiani lasciarono il paese, si staccarono dalla roccia come le cozze, avrebbe detto Verga, per andare in cerca di pane in giro per il mondo. Questa era l’unica via di
Ho sotto gli occhi questa notizia presa dall’Espresso. Recentemente “il Parlamento ha votato all’UNANIMITÁ e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa 1.135,00 euro al mese.” Poi segue una lista dello stipendio e dei privilegi dei signori parlamentari. Stipendio euro 19.150,00 al mese; stipendio base circa euro 9.980,00 al mese;
XIII “È squisito questo capretto,” fa Nicolò. “Sono contento che ti piaccia,” dice Amedeo, di nuovo di buon umore. “Non solo a me, spero.” “Affatto. Io me lo godo due volte: la prima perché adoro il capretto e la seconda perché mi piace mangiare con te.” “Anche a me.” “Sei tu però quello che condisce
V “Non si può ragionare con te!” grida Amedeo. “Non puoi aspettarti che uno che abbia studiato fino all’età di venticinque, trent’anni, guadagni quanto un operaio.” “Non quanto un operaio, meno, ho detto,” dice Nicolò. “E per quale ragione?” “Per la buona ragione che l’operaio, per il lavoro duro ripetitivo umiliante pericoloso bestiale e cretino
Ricordo che quand’ero in Australia avevo regalato “I Promessi sposi” ad una gentil signora che aveva espresso la curiosità di leggere un romanzo del Pdm (Paese delle meraviglie). Perché “I Promessi sposi?” Perché la libreria in cui ero andato, in quel momento, non aveva altro. Era una vecchissima edizione. Lo comprai. Glielo diedi. A lettura
I “Mamma, mamma!” grida la bambina correndo in casa, “su per la strada sta venendo un signore con una valigia in mano.” La madre apre la finestra, sporge la testa e vede l’uomo avanzare. Non le sembra di conoscerlo e si domanda chi mai sia. Il forestiero, alto, brizzolato, cucito in un vestito scuro, non ha l’aria di appartenere
“Bisogna considerare la nostra specie e molte altre in perpetuo pericolo di estinzione, scrive Dana Desonie in “Catastrofi cosmiche”. Nel luglio del 1994 abbiamo assistito alle collisioni di più di 20 frammenti della cometa Shoemaker-Levy 9, ciascuno di circa un chilometro di diametro, con la superficie di Giove”, p.17. “La cosa più importante che la