Roma Archive
Quindi il boss decretò: “Non Olimpiadi nella capitale.” E come risposta ebbe: “Così sarà fatto, capo.” E così, infatti, è stato fatto. Gli ordini sono ordini. Questa decisione, però, avrebbe dovuto essere presa solo e solo dal popolo romano e per plebiscito, invece è stata presa da un’autorità che sa dire solo “Sì, boss!”,
Io mi chiedo, a volte, e non posso fare a meno di non chiedermelo, è una domanda che non so come combattere, evitare, contenere, io mi chiedo, dunque, se c’è in tutto il territorio nazionale, dal nord al sud, dall’ovest all’est, incluse le isole e tutto il resto, se c’è un solo italiano (italiana) fornito
La culla dell’asinità divina – 2 post (I) Indovina dove si trova, Rossi? Non dirmi che ci hai azzeccato! Infatti, la culla degli shit head (i pecoroni), come li chiama Bukowski ne “Il Capitano è fuori a pranzo”, si trova proprio nel Paese delle meraviglie. Bravo! Vediamo. L’Università degli asini a due zampe (e
Mi sono svegliato questa mattina, primo maggio 2012, di malumore. Nulla mi consolava, nulla m’invitava a sorridere, nulla m’incitava a continuare a vivere. Ho pensato ch’era giunta l’ora, l’ora di farla finita. Come? Il tritolo, una bella carica di tritolo avrebbe risolto il mio caso. Certo, avrei sporcato un po’. Pazienza. L’idea mi è piaciuta.
II Ricevette una lettera di sette parole dalla sua amica australiana: “You’re always in my mind, Judy,” 1. Sheryl e Gaby gli avevano spedito delle cartoline. Erano ritornate a Sydney, ripreso il lavoro, la routine, la vita là. Queste notizie delle girls risvegliarono in lui quell’altro mondo, oltre il mare. Ricordò Sylvia, la loro casetta,
VI Qualche sera prima del matrimonio di Michele e Maddalena, Nicolò vide arrivare the australian girls abbordo di due automobili. In una c’era un uomo, un garagista di Stìdero che aveva dovuto accompagnarle per mostrar loro la strada. Al volante dell’altra vettura c’era Gaby. Come le ragazze videro Nicolò, scesero in fretta dalle vetture e
II Quella notte Nicolò dormì male, si alzò di cattivo umore. Gli frullavano delle cose in testa. Non riusciva a individuare la loro voce, venivano da terre lontane. Si sentiva diviso, a pezzi, frantumato. Miriadi di “io”, di tutte le dimensioni, scaturivano dalla sua mente e volavano via più veloci della luce in luoghi remoti.
Tu sai, Rossi, tu sai che è parte integrante della storia del Paese delle meraviglie, la storia di Roma. Se è così, il Bel Paese ha alle spalle una storia lunghissima e, con un tale passato, dovrebbe essere il paese più progredito e giudizioso, non solo d’Europa, ma di tutto il mondo, ma lo è?
L’ “Io” del Paese delle meraviglie nasce con Roma, ma ufficialmente nasce con la caduta dell’Impero, cioè con la deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo, da parte del barbaro Odoacre, nel 476 dell’era bogududiana (vedere la favola di Bogududù). Fin dal suo inizio, l’ “Io” meraviglioso è stato nutrito con le idee strampalate dell’Indifferenza
Se si va al nocciolo della vicenda, Rossi, e si deve, ti accorgi subito che non è colpa degli sportsmen se vengono stravalutati. La colpa, amico mio, è della falsa organizzazione sociale che viene impostata dallo Stato predatore, il quale, per attirare, oppiare e manipolare le masse, sfrutta qualsiasi cosa gli torni utile. I fachiri
C’è qualcosa che unisce i due personaggi? Più di una. Nerone era ambizioso e assetato di popolarità, così Berlusconi; Nerone si spacciava per cantante e musicista, così il Cavaliere; Nerone era un assolutista, così il Premier; Nerone si sbarazzò della moglie Ottavia per sposare Poppea, il boss di Arcore si separò da Veronica per dedicarsi