Trump e God Save America
Io devo essere coerente con me stesso, quindi con quello che scrivo. Ecco cosa ho scritto e pubblicato sul mio blog il 27 ottobre 2016 (in inglese) riguardo alle elezioni americane:
Americani!
Presto dovrete andare alle urne, presto dovrete scegliere tra due candidati: uno dei due guiderà il vostro paese per almeno 4 anni. Quale, allora, quale dei due sceglierete? Io ho qualche idea sulla vostra possibile scelta. Vi dico però solo questo:
Se sceglierete Hillary Clinton, sappiate che i ricchi diventeranno sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. Nulla del mondo dell’orrore in cui siamo immersi cambierà: la Clinton appartiene all’universo imperialista, capitalista e discriminatorio di cui lei stessa è una fedele serva.
Se invece sceglierete Donald Trump, sappiate, e questo ve lo posso assicurare, sappiate che negli Stati mafiosi ben consolidati del mondo, per il bene o per il male, qualcosa potrebbe cambiare, qualche uovo nel cestino potrebbe rompersi. I politici inesperti e goffi come Trump, potrebbero combinare casini.
Se qualcuno mi chiedesse se ci sia una ragione per questa scelta, risponderei sì, c’è. Trump, come Berlusconi, è un superficiale e un buffone della politica. In realtà, non è lui il vero mostro del genere umano e neppure il vero assassino del pianeta Terra.
Il nostro è un mondo costruito pezzo a pezzo, non con l’amore, non con l’umanità, non con la democrazia, non coi buoni sentimenti, ma con l’avidità, con la brutalità, con il sangue degli innocenti e con l’ingiustizia legalizzata. È questa la nostra storia di sempre. Le mafie, le guerre, i crimini istituzionalizzati, non esisterebbero se vivessimo in una società veramente democratica, giusta e umana.
Leibniz diceva che il nostro mondo è “il migliore di tutti i mondi possibili”, l’opera di Dio secondo il filosofo tedesco. La realtà è un’altra, la realtà è che il nostro mondo è il peggiore di tutti i mondi possibili, e questo grazie al malvagio fare di uomini che sono solo avidi di ricchezze e di poteri, solo interessati a creare il mondo a loro immagine e somiglianza. Se non credete che il nostro sia il peggiore di tutti i mondi possibili, chiedetelo a un bambino che sta morendo di fame, e ce ne sono milioni sul pianeta, chiedetelo a lui e avrete la risposta.
Cos’altro dire? Solo questo: se Trump vincesse le elezioni, potrebbe essere il detonatore di ribellioni, di guerre civili e di rivoluzioni (se mai cambierà qualcosa nel mondo dell’orrore in cui viviamo, questo avverrà prima attraverso un bagno di sangue e solo poi, forse, si vedrà splendere il sole) che oggi più che mai sono l’orgasmo e il riscatto del popolo, di quel popolo che più sfruttato, schiavizzato e umiliato non potrebbe essere, e questo non solo in America, ma in ogni angolo del Pianeta.
A voi, dunque, a voi decidere il destino del genere umano per i prossimi 4/8 anni. Good luck, allora, good luck, fratelli Americani, e che il buon senso possa guidare saggiamente la vostra scelta.
Mi cito: “Il nostro è un mondo costruito pezzo a pezzo, non con l’amore, non con l’umanità, non con la democrazia, non coi buoni sentimenti, ma con l’avidità, con la brutalità, con il sangue degli innocenti e con l’ingiustizia legalizzata. È questa la nostra storia di sempre. Le mafie, le guerre, i crimini istituzionalizzati, non esisterebbero se vivessimo in una società veramente democratica, giusta e umana.”
E oggi, dopo la vittoria di Donald Trump, posso aggiungere: e nemmeno i Trump esisterebbero.
Se il popolo del mondo intero volesse un leader (io potrei candidarmi se me lo chiedesse!) che lo guidi, un candidato che sia degno di lui e del genere umano, allora dovrebbe sceglierselo tra il popolo, il resto è fango, il resto non è degno neppure d’una lacrima di coccodrillo.
UN INVITO: Se l’articolo è stato di vostro gradimento, allora passate parola, condividetelo, criticatelo, dite ciò che pensate. Per crescere e maturare culturalmente (non biologicamente, di questo si occupa la natura), abbiamo bisogno di comprendere, di comunicare, confrontarci, dire la nostra brutta o bella che sia. Fatelo! La vita è qui e ora e poi mai più. Non perdetevi questo confronto con voi stessi e coi vostri simili. Siamo tutti degli esseri umani. Vale a dire, nessuno uomo è più che un uomo. È così che parla agli amici del Web, Orazio Guglielmini.