Una risposta amichevole a Lu Surace
Concerning la questione politica siamo d’accordo: consci o inconsci, culturalmente parlando (nel Dna non c’è né impronta ideologica né politica), ci portiamo tutti dentro una certa “politica sociale” oppure “un’impronta politico-ideologica”, come la chiami tu.
Per quello che riguarda la tua “associazione politica”, sempre se ne hai una, io non la conosco, quindi non mi posso esprimere a riguardo. Ho solo dedotto in quello che ho scritto ieri, e l’ho fatto seguendo i tuoi post su facebook, che il sito GC avrebbe potuto avere un flirt con la politica. Se non è così, me ne scuso.
Per quello che concerne, invece, la tua associazione, e per me è l’UAER, è un’associazione dignitosissima (non per nulla vi ho pubblicato anch’io degli articoli), che svolge un lavoro di diboscamento della mente e di emancipazione sociale di prim’ordine in un paese infestato di superstizione, di oscurantismo e di confusione mentale. Perciò, ad una associazione come l’UAER io do il “Welcome!”
Mi chiedi anche un consiglio, un consiglio sempre riguardo la tua associazione. Ovvio, questa volta non si tratta d’un consiglio etico o morale, ma d’un consiglio filosofico esistenziale, suppongo. Questo non è facile. Per nulla. Non sono all’altezza di dartelo. Non questo tipo di consiglio. Vedi, io sono materia cangiante. E con questo è tutto detto. In altre parole, io sono alla mercè di una “costante dinamica interiore” e questa non è portatrice né di pienezza vitale, né di pace interiore, né di assoluti.
Perciò, questo mio stato esistenziale, non mi qualifica a impartire consigli a destra e a manca senza avere prima una certa prudenza e avvedutezza. Al massimo potrei azzardarmi di dire che, nonostante io sia sempre alla mercè di una “costante dinamica interiore”, nonostante ciò, sono anche incline a pensare che in ognuno di noi ci sia una voce, una voce profonda che ci appartiene e ci appartiene sia biologicamente che culturalmente. È questa voce a cui noi dovremmo dar retta, perché è lei che, se non cura definitivamente, comunque dà un gran sollievo. Well, se questo può essere definito un “consiglio”, allora che sia! In ogni modo, mi auguro che tu trovi e dai spirito alla tua voce interiore.
Grazie per avermi onorato di tanta fiducia e mi auguro che ne sia stato degno.
francis.